Nell’area si trovano quattro templi di periodo repubblicano
dall’incerta identificazione e che convenzionalmente sono indicati con le lettere
dell’alfabeto A-B-C-D.
Il più antico dei quattro templi, il tempio C, fu costruito
tra la fine del IV e l’inizio del III secolo a.C. e, posto su un podio di tufo
preceduto da una scalinata, era dedicato probabilmente alla dea Feronia.
Segue cronologicamente il tempio A, il primo sul lato nord, risalente alla metà
del III secolo a.C. e restaurato ai tempi dell’imperatore Domiziano: l’edificio
ha subito diverse trasformazioni nel corso dei secoli, fino ad essere inglobato
nella Chiesa di S. Nicola de’ Calcarariis nel Medio Evo.
Successivamente, agli inizi del II secolo a.C., fu edificato il tempio D, oggi
in parte coperto da via Florida. L’ultimo tempio, il tempio B, costruito alla fine del II
secolo a.C., era dedicato probabilmente alla “Fortuna del giorno presente”.
Accanto ad esso fu rinvenuta una statua di marmo e bronzo di divinità
femminile.
Di fronte ai templi si trovava un portico, ora solo in parte
visibile, identificato come Porticus Minucia Frumentaria ovvero il luogo dove
avvenivano le distribuzioni gratuite di grano al popolo romano.
Tutta
l’area si estende su lastricato di travertino risalente all’epoca
dell’imperatore Domiziano.
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