25 aprile 2012

Festa della Liberazione

"La festa della liberazione è la festa della riunificazione dell'Italia": queste le parole scelte da Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica, oggi presente a Pesaro per le commemorazioni del 25 aprile, il giorno in cui 67 anni fa l'Italia riusciva a liberarsi dal giogo nazi-fascista.


Per la verità la guerra di Liberazione fu qualcosa di molto più complesso di una "riunificazione" in quanto ha rappresentato uno dei momenti più drammatici mai toccati dal nostro Paese. Oggi è una delle festività civili della Repubblica italiana, quella in cui si ricorda la fine dell’occupazione tedesca in Italia, del regime fascista e della Seconda guerra mondiale.
A guerra conclusa, un decreto legislativo del governo italiano provvisorio, datato 22 aprile 1946, dichiarò “festa nazionale” il 25 aprile, limitatamente all’anno 1946. Fu allora che, per la prima volta, si decise convenzionalmente di fissare la data della Liberazione al 25 aprile, giorno della liberazione da parte dei partigiani delle città di Milano e di Torino. La scelta venne fissata in modo definitivo con la legge n. 260 del maggio 1949, presentata da Alcide De Gasperi in Senato nel settembre 1948, che stabilì che il 25 aprile sarebbe stato un giorno festivo, come le domeniche, il primo maggio od il giorno di Natale, in quanto “anniversario della liberazione”.

21 aprile 2012

Tanti auguri Roma!

Roma festeggia oggi il suo 2.765° compleanno.


Poco importa che la data dell’anniversario sia davvero esatta e che sicuramente approssimativa sia la scelta del 21 aprile come giorno in cui Romolo, lontano erede di Enea, tracciò sulle pendici del Palatino il solco che disegnava il perimetro della città e ne sigillava la fondazione.
Fu al tempi di Cesare che una curiosa coppia di eruditi, lo storico Marco Terenzio Varrone e l’astrologo Lucio Taruzio, stabilì fissando al 508 a.C. la nascita della Repubblica ed assegnando a ritroso 35 anni di regno ai sette re delle origini.


13 aprile 2012

Il 12 aprile

Vergine della Rivelazione è l'appellativo con cui, secondo quanto riferito dal veggente Bruno Cornacchiola, la Madonna si sarebbe definita nell'apparirgli il 12 aprile 1947 nel luogo detto delle Tre Fontane in Roma.


Bruno Cornacchiola (Roma, 1913-2001), dopo essersi sposato, partecipò alla guerra civile spagnola come volontario tra le file dei Repubblicani: diventato protestante era un fanatico anticattolico.
Il 12 aprile 1947 si era recato, con i tre figli, nel luogo di Roma detto delle "Tre Fontane", così chiamato perché, secondo la tradizione, la testa dell'apostolo Paolo, rimbalzando tre volte dopo la decapitazione, aveva fatto sgorgare tre fonti.
Secondo il racconto del veggente, egli stava preparando una relazione da leggere in una conferenza, in cui attaccava le tesi cattoliche della verginità, dell'Immacolata Concezione e dell'Assunzione di Maria. Il figlio più piccolo, Gianfranco, era sparito nel rincorrere una palla ed il padre lo ritrovò in ginocchio ed in trance davanti ad una delle grotte naturali della zona, mentre mormorava "Bella Signora".
Gli altri due figli caddero a loro volta in trance, inginocchiandosi; il padre entrò allora nella grotta, e lì avrebbe visto la Madonna che, sfolgorante nella sua bellezza, indossava un lungo abito bianco, trattenuto in vita da una fascia rosa, ed un mantello verde che, appoggiato sui capelli neri, le scendeva fino ai piedi nudi; stringeva inoltre al petto una Bibbia, che simbolicamente rappresenta la fonte della Rivelazione, e gli avrebbe detto:

« Io sono la Vergine della Rivelazione. Tu mi perseguiti. Adesso basta! Entra nel santo ovile. Quello che Dio ha promesso è e resta immutabile: i nove venerdì del Santo Cuore, che tu hai celebrato, spinto dall'amore della tua fedele sposa prima che tu prendessi definitivamente la via dell'errore, ti hanno salvato. »
Bruno Cornacchiola disse che, sentite queste parole, si sentì immerso in uno stato di profonda gioia, mentre nella grotta si diffondeva un profumo soave. Prima di accomiatarsi, la Vergine della Rivelazione volle lasciare un segno, in modo che l'uomo non avesse alcun dubbio sull'origine divina e non diabolica della visione. La prova riguardava il futuro incontro tra Cornacchiola ed un sacerdote, che si sarebbe verificato in seguito proprio secondo quanto preannunciato.
A seguito dell'abiura, Cornacchiola fu nuovamente accolto nella Chiesa e raccontò quindi di avere avuto altre apparizioni, il 6, 23 ed 30 maggio; successivamente preparò un testo, in cui descriveva la sua conversione, e questo fu affisso all'ingresso della grotta l'8 settembre 1948.


Cornacchiola incontrò Pio XII il 9 dicembre 1949: confessò al pontefice che dieci anni prima, al ritorno dalla guerra civile spagnola, aveva progettato di ucciderlo. Dopo quest'episodio fu scolpita una statua di Maria, secondo le indicazioni del veggente, e fu posta nella grotta: la tradizione vuole che, vicino alla statua, si siano prodotte guarigioni e conversioni.

Il 12 aprile 1980, nel trentatreesimo anniversario dell'apparizione, tremila persone assistettero ad un prodigio solare: il disco solare prima si è comportato come a Fatima (eccetto il fenomeno di apparire in procinto di precipitare sulla terra) ma in un secondo tempo ha preso il colore di un’ostia; altri hanno scorto al centro dell’astro una figura di donna altri un grande cuore; altri le lettere JHS ( = Gesù Salvatore degli uomini); altri ancora una grande M (Maria); altri il volto di Gesù della Sindone. Altri ancora hanno detto di aver visto la Madonna con dodici stelle sulla testa (la Vergine dell’Apocalisse). Altri ancora un uomo seduto in Trono (Dio seduto in trono sempre nella immagine dell’Apocalisse). Altri ancora tre figure umane luminose, identiche, disposte a triangolo, due sopra e una sotto (simbolo della Santissima Trinità.).
Alcuni hanno visto che il colore rosa assunto dal cielo attorno al sole sembrava pulviscolo, come se fosse formato da una miriade di petali di rose in movimento cadente. Molti presenti hanno detto di vedere il sole di colore verde, rosa e bianco (i colori del manto e dell’abito della Vergine della Rivelazione). Per alcuni il sole era come liquefatto, altri sospeso, altri come se fosse una lampada.
Il fenomeno è durato circa trenta minuti dalle 17.50 alle 18.20. Alcuni presenti dicono tuttavia di non aver visto nulla, mentre altri non presenti dicono di averlo visto pur stando in altre parti di Roma. Alcuni dicono di aver sentito durante il fenomeno un intenso profumo di fiori; altri ancora di aver vista tanta luce sprigionarsi dalla Grotta. Il fenomeno si sarebbe ripetuto due anni più tardi ed in quest'occasione, Bruno Cornacchiola disse di aver ricevuto un messaggio dove la Madonna gli chiedeva la costruzione di un santuario nel luogo dell'apparizione.

Ogni anno il 12 aprile alle 17:00 il miracolo del sole si ripete ed è visibile ovunque: il sole diventa rosa, verde, giallo e bianco, ruota su se stesso e, soprattutto, E' POSSIBILE VEDERLO!


Nel 1997 papa Giovanni Paolo II ha approvato la denominazione del luogo come "Santa Maria del Terzo Millennio alle Tre Fontane".