20 dicembre 2012

Terme di Caracalla


Le Terme di Caracalla, legate alla dinastia della famiglia degli Antonini, sono lʼesempio più prestigioso ed importante di terme presenti a Roma.
La loro origine è molto antica; esse, infatti, furono fatte edificare presso lʼAventino tra il 212 e 217 per volontà di Caracalla, durante la sua carica di imperatore.


La loro struttura era in grado di ospitare ben 1500 persone e furono utilizzate per tutto il popolino; nella sua più ampia estensione, recinto compreso, l’edificio misurava 337x328 metri (comprendendo le esedre anche 400 metri), ed il solo corpo centrale 220x114 metri, con la sola stanza del calidarium che arrivava a 140 metri avevano anche un recinto esterno, di cui sono rimaste pochissime tracce. 

Il recinto esterno era costituito da un portico, del quale si conservano scarsissimi resti. Prima di esso una serie di concamerazioni a due piani sostenevano un lato del terrapieno sul quale sorgeva il complesso. Ai due lati del recinto due esedre grandiose erano poste simmetricamente e contenenti ciascuna una sala absidata, preceduta da colonnato, con ai fianchi due ambienti minori di forma diversa: uno a forma di basilica absidata ed uno a pianta centrale.
Numerosi erano gli ambienti ospitati dalle terme di Caracalla; vi erano innanzitutto quattro porte dalle quali poter accedere e che indirizzavano o verso un ambiente laterale o in uno di quelli che fiancheggiava la piscina; sulla parte dʼaccesso opposta alla piscina vi era lo spogliatoio e proseguendo si giungeva alle due palestre.
Le ampie sale, site nella parte sud-ovest dellʼedificio, avevano forme differenti: si andava, infatti, da quella rettangolare a quella quadrata, o ellittica o absidata o circolare. Il calidarium si trovava sull’asse centrale, quindi era unico, come tepidariumbasilica e natatio. Il tepidarium era un ambiente più piccolo e temperato, a base circolare e tagliato ai lati con due vasche. Sui lati brevi si aprivano nicchie ellittiche con vasche dove doveva aver luogo il frigidarium: queste vasche di granito furono riutilizzate per le fontane di piazza Farnese. Nella nicchia verso la natatio si trovano oggi quattro grandi capitelli figurati con divinità.

Il bagno terminava nella natatio, la piscina all’aperto, decorato da quattro enormi colonne monolitiche in granito: l’unica colonna superstite si trova, dal 1563, nella piazza di Santa Trinità a Firenze.
Le terme di Caracalla sono state da sempre destinate agli scavi archeologici e tuttʼora mostrano ai visitatori la loro struttura imponente; i loro resti, inoltre sono significativi in quanto testimonianza di uno dei principali luoghi di svago per gli antichi romani: un vecchio detto recita così: “Alle terme di Caracalla i Romani giocavano a palla”.

10 dicembre 2012

Fontana di Via Dei Staderari

La fontana di Via degli Staderari, nota anche con il nome di Fontanella de La Sapienza, è una di quelle fontane volute dal Comune di Roma negli anni Venti per celebrare i Rioni della Capitale.
L’autore di questo piccolo gioiello è il noto architetto Pietro Lombardi e l’opera risale al 1927 per decorare il Rione Sant’Eustachio.


La fontanella è costruita in travertino ed è racchiusa all’interno di una nicchia contornata da un arco a tutto sesto su cui campeggia la scritta S.P.Q.R.. Nella parte centrale si trova una testa di cervo, simbolo del Rione: ai suoi lati ci sono due antichi libri per parte collocati su delle mensole. I libri ricordano la vicina ed antica Università La Sapienza, fondata nel 1303.
L’acqua fuoriesce da due piccole cannelle poste al centro della costa dei libri più in alto e cade direttamente nella piccola vasca semicircolare sottostante.