22 novembre 2012

La statua di Wojtyla


Quando si studia storia dell’arte sui libri di scuola e magari si riesce a fare qualche gita culturale con la propria classe, spesso si vedono dipinti, palazzi e statue antiche, di Canova od altri artisti, ma si guardano con occhio critico o con l’idea di gente del passato con gusti antichi e fuori moda. Chissà cosa penserebbero gli studenti odierni se andassero in gita a vedere statue di artisti contemporanei che dovrebbero, a rigor di logica, essere “connessi” in maniera perfetta con i gusti attuali.

Com'è                                                                Com'era
Qualche giorno fa è stata inaugurata, al termine dei urgenti lavori di risistemazione, la statua dedicata al beato Giovanni Paolo II in piazza dei Cinquecento, davanti la stazione Termini di Roma. I lavori non hanno richiesto nuove spese perché già compresi nei costi iniziali per la realizzazione dell’opera dell’artista Oliviero Rainaldi.
La prima versione del monumento aveva creato polemiche per la forma dell’opera: polemiche più o meno accettabili dato che ogni opera d’arte non può piacere a tutti, dato che l’artista ha la propria vena ispiratoria che non può essere incanalata da desideri altrui. I lavori di risistemazione hanno rinnovato la posizione della testa e l’espressione del volto di papa Wojtyla, l’apertura del mantello leggermente più ripiegato su se stesso ed un nuovo basamento in cemento corredato dalla cambiamento dell’illuminazione.

Tralasciando le polemiche suscitate dall’inaugurazione del 2011 il restauro (o rinnovamento) è stato necessario perché si manifestarono da subito una serie di imprevisti tra cui un problema statico, una fessurazione sul collo, e la patina che riemergeva. Si è intervenuti in modo da migliorare e cancellare tutte le imperfezioni presenti intervenendo fisicamente su questi problemi.


Ora restiamo in attesa di apprezzamenti o critiche (che sicuramente arriveranno) a questa nuova statua che arricchisce la grande famiglia di elementi architettonici della capitale. Chissà cosa ne pensa Canova?

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