25 novembre 2012

Villa Sciarra


Villa Sciarra si trova tra il centro storico del quartiere di Trastevere e di quello del Gianicolo, ed è delimitata dalle Mura Gianicolensi, da via Calandrelli e Via Dandolo.


In origine, la villa, era occupata da una florida vegetazione di orti e giardini, ed  in base a fonti leggendarie questo territorio era definito come bosco sacro della ninfa Furrina, in cui si fece uccidere Gaio Gracco dal suo schiavo Filocrate.
In seguito, questo luogo entrò a far parte del cosiddetto Horti Cesaris dove, sempre secondo la leggenda, qui Cesare ospitò Cleopatra, durante il suo soggiorno nell’urbe.

All’interno di quest’area si trova anche il santuario delle divinità siriache, caratterizzato da tre parti principali: un cortile rettangolare in posizione centrale, una parte dell’ambiente con pianta mistilinea situata nel lato destro del cortile centrale ed infine un ambiente sito alla sinistra del cortile con un atrio che precede un edificio a forma di basilica.
La proprietà di questo terreno, dopo varie vicende, nel 1575 appartiene a monsignor Innocenzo Malvasia, ma nel 1614, passa di proprietà a Gaspare Rivaldi; in seguito l’area fu acquisita da Antonio Barberini che si occupò di un restauro completo del terreno. Acquistata successivamente dalla famiglia Ottoboni, tornò di nuovo nella mani della famiglia Barberini, e precisamente in quelle di Cornelia Costanza Barberini, moglie di Giulio Cesare Colonna di Sciarra, che ne ha permesso dopo l’eredità alla famiglia Sciarra.



Oggi Villa Sciarra è una delle ville più belle di Roma, dall’aspetto grazioso e con un curato giardino pubblico con numerose fontane tra cui quella dei Satiri, collocata a lato dell’uccelliera, in un articolato gioco di nicchie, è l'unico elemento proveniente dalla Villa Visconti di Brignano d’Adda, ricostruita nella sua interezza a Villa Sciarra. La fontana, composta da un articolato gruppo di satiri e satirelli che sorreggono una grande conchiglia, è coronata da un putto che esce dalle fauci di un biscione, allusivo allo stemma araldico della famiglia Visconti.

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