16 ottobre 2012

Il ciclone Cleopatra

Dopo quasi 2000 anni Cleopatra torna a Roma ma, come la prima volta, c'è restata pochissimo tempo!


La città, nella sua area storica, quasi non se n’è accorta, mentre le zone sud occidentali ed il litorale hanno conosciuto attimi di spavento, con forti raffiche di vento, fino a 70 chilometri orari, scrosci repentini, pioggia battente e perfino grandine.
Per contro, dentro l’area urbana si registrano solo alcuni piccoli allagamenti nella zona di San Giovanni (che si hanno anche quando la pioggia non è così violenta), due alberi abbattuti nel parco vicino a Valle Giulia, un altro in zona Eur, un manufatto prefabbricato scoperchiato dal vento verso ponte Milvio.

Al mattino sul litorale di Ostia sono avvistate due trombe d’aria, che perdono però gran parte del loro impeto approdando sul litorale: in città, invece, ci sono sole e caldo per tutta la mattina, poi il vento cambia ma nessun segno di pioggia ma, per l’allerta meteo, in campo ci sono 1.300 uomini, 50 operatori dell’Ama che continuano ad ispezionare tombini, scoli e caditoie. L’assessorato alle politiche sociali ha allestito 250 posti di ricovero per i senza-tetto e due pullman per raccattare in giro per la città gli sbandati che si fossero trovati senza un riparo.
Non sono ancora le tre del pomeriggio che il Capo della Protezione Civile capitolina, Tommaso Profeta, segnala ai cronisti che cosa ci si poteva effettivamente attendere in luogo del paventato cataclisma: Sono previsti 50 millimetri di acqua e cumulate di 30 millimetri in un’ora prevalentemente tra le 20 e le 23. L’anno scorso si è trattato invece di cumulate di 122 millimetri in tre ore. Le previsioni ci dicono che dovremmo essere, in questo caso, ben lontani dalla situazione dell’anno scorso. 

Un po’ prima delle ore 18, Mauro Vallarosi, sempre della Protezione Civile capitolina, annuncia che le piogge sarebbero arrivate nel corso della notte ma che i 50 millimetri erano stati declassati a 30. Tuttavia, per garantire la sicurezza, la Protezione Civile di Roma ha messo in campo 80 presidi in particolare nei punti più sensibili: Infernetto, Casal Bernocchi, Tiburtina Valley, Ostia, Prima Porta e Piana del Sole. Alle 18:42 arriva Cleopatra: la città è attraversata, in rapida successione, da un vento brusco e poi da uno scroscio che dura in totale sette minuti, ma è una doccia martellante sulla città. La situazione è però molto diversa da zona a zona. Mentre sul centro storico il temporale evolve subito in pioggerellina che alle ore 22 è già finita, a Casal Palocco, Infernetto ed Ostia arriva perfino la grandine e nelle zone alberate viene giù qualche ramo. Sulla via Tiburtina si temono (ma non ci sono) i soliti allagamenti, tuttavia la pioggia impazza fino oltre le 21. Alle ore 23 non piove più, i Romani sono tutti in casa e la città è spettrale e deserta.

Una toccata e fuga, dunque, per il ciclone Cleopatra?
Per martedì 16 ottobre, le previsioni parlano di pioggia fino a metà nottata ma schiarite dalle prime luci dell’alba con successivo cielo sereno o poco nuvoloso per il resto della giornata; il vento di Libeccio potrà raggiungere i 12 km/h e la temperatura sarà mite.
Allerta archiviata!

13 ottobre 2012

Spes contra spem


“Solidarietà” è un sostantivo che deriva dalla parola francese solidaire e sta correttamente ad indicare un atteggiamento di benevolenza e comprensione per venire incontro alle esigenze ed ai disagi di qualcuno che ha bisogno di aiuto. La solidarietà, come sentimento sociale, sarà una delle rivoluzioni del terzo millennio tanto che in questi ultimi anni si sono moltiplicate le cooperative e le associazioni che si occupano di solidarietà in ogni suo aspetto.


Nata a Roma nel 1991, Spes contra spem (Speranza contro ogni speranza) è una cooperativa sociale il cui nome racconta il suo carattere: persone che con caparbietà ed impegno dedicano se stesse alla realizzazione di un progetto particolare.... creare un “Mondo più a misura d’Uomo, di ogni uomo”.
Con questa idea nella testa, cominciò il sogno di costruire una Casa Famiglia per disabili dove le persone potessero vivere serenamente in un ambiente familiare ed accogliente. Il motto della cooperativa è quello di “tutelare le persone di cui ci prendiamo cura, occupandoci dei loro bisogni: dal disagio giovanile, alle difficoltà delle persone disabili, fino ai temi dell’emarginazione sociale”.

Oggi, con il sostegno di seicento famiglie e volontari che hanno creduto nella cooperativa e nella sua missione percorrendo insieme la sua storia, nel territorio comunale di Roma, esistono quattro Case Famiglia, ognuna delle quali ha un obiettivo principale:
  1. Casablu: è la prima Casa Famiglia creata ed aperta da Spes contra spem, ed è dedicata alle persone con gravi disabilità;
  2. Approdo: accoglie minori adolescenti (immigrati ed Italiani) scappati dai loro paesi in guerra o in carestia o da famiglie e situazioni problematiche;
  3. Casasalvatore: è la Casa Famiglia abitata da persone con disabilità lievi;
  4. Semi di autonomia: accoglie giovani in difficoltà tra i 18 ed i 21 anni accompagnandoli nella vita quotidiana e seguendoli nel processo di inserimento nel mondo del lavoro.