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19 novembre 2012

Tempio di Adriano


Il Tempio di Adriano è un tempio che si trova in piazza di Pietra, che deve il suo nome proprio alla presenza dei resti dell'edificio, nell’antica regione del Campo Marzio.


Il tempio fu costruito in onore dell’imperatore Adriano, divinizzato dopo la sua morte, dal suo successore Antonino Pio nel 145. I suoi resti sono inglobati in un edificio del XVII secolo che in principio era una dogana vaticana e, nel 1831,  adibito a sede della Borsa Valori di Roma. L’edificio era in passato conosciuto erroneamente con il nome di tempio di Nettuno.

Il tempio era un periptero ottastilo (con 8 colonne sulla fronte) e presentava 13 colonne sui lati lunghi. Oggi rimangono solo 11 colonne corinzie, alte 15 metri, innalzate sopra un podio di peperino alto 4 metri, oggi interrato rispetto alla piazza per via dell’innalzamento del livello stradale.
Il muro della cella era in origine ricoperto di marmo, come dimostrano i fori di fissaggio delle lastre, ed i suoi resti sono visibili all’interno dell’edificio della Borsa.
Era circondato da una grande piazza porticata, con colonne di marmo giallo antico, che si apriva verso via Lata (ora via del Corso) con un arco trionfale identificato in quello definito “di Antonino”. L’arco, seppur rovinato e diroccato, dava ancora nel XVIII secolo il nome alla via dell’Archetto ma fu demolito proprio a causa delle precarie condizioni in cui versava: i rilievi riflettono la politica più pacifica di Adriano rispetto al suo predecessore, Traiano.

12 novembre 2012

Area Sacra di Torre Argentina

L’Area Sacra di Largo Argentina è compresa tra via di Torre Argentina e Largo Argentina e fu inaugurata nel 1929 da Benito Mussolini, dopo i lavori eseguiti nella zona tra il 1926 ed il 1928: da allora la sua sistemazione non ha subito modifiche di rilievo.


Nell’area si trovano quattro templi di periodo repubblicano dall’incerta identificazione e che convenzionalmente sono indicati con le lettere dell’alfabeto A-B-C-D.
Il più antico dei quattro templi, il tempio C, fu costruito tra la fine del IV e l’inizio del III secolo a.C. e, posto su un podio di tufo preceduto da una scalinata, era dedicato probabilmente alla dea Feronia. 
Segue cronologicamente il tempio A, il primo sul lato nord, risalente alla metà del III secolo a.C. e restaurato ai tempi dell’imperatore Domiziano: l’edificio ha subito diverse trasformazioni nel corso dei secoli, fino ad essere inglobato nella Chiesa di S. Nicola de’ Calcarariis nel Medio Evo.

Successivamente, agli inizi del II secolo a.C., fu edificato il tempio D, oggi in parte coperto da via Florida. L’ultimo tempio, il tempio B, costruito alla fine del II secolo a.C., era dedicato probabilmente alla “Fortuna del giorno presente”. Accanto ad esso fu rinvenuta una statua di marmo e bronzo di divinità femminile.
Di fronte ai templi si trovava un portico, ora solo in parte visibile, identificato come Porticus Minucia Frumentaria ovvero il luogo dove avvenivano le distribuzioni gratuite di grano al popolo romano.
Tutta l’area si estende su lastricato di travertino risalente all’epoca dell’imperatore Domiziano.