6 settembre 2011

L'imperatore cristiano

Costantino il Grande è stato il primo imperatore cristiano di Roma. Grazie alla sua conversione al cristianesimo e alle politiche adottate per incoraggiarne la diffusione, ha avuto un ruolo di primo piano nella sua trasformazione da piccola setta oggetto di persecuzioni a una delle religioni più importanti d'Europa.

Quando nel 312 sconfisse l'ultimo dei suoi rivali, Massenzio, nella battaglia di Ponte Milvio, alla periferia di Roma, Costantino divenne l'indiscusso monarca dell'Impero Romano d'Occidente, mentre un altro generale, Licinio, regnava su quello d'Oriente. Nel 323 Costantino attaccò e sconfisse anche Licinio, e da quel momento sino alla sua morte, avvenuta nel 337, fu il solo sovrano di tutto l'Impero romano.

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Non è nota la data in cui Costantino si sia convertito al cristianesimo; si narra spesso che alla vigilia della battaglia di Ponte Milvio l'imperatore abbia visto in cielo una croce di fuoco accompagnata dalle parole «In hoc signo vinces» (Con questo segno vincerai).

Ma prescindendo da quando o da come si convertì, indubbiamente si impegnò con tutte le sue forze a diffondere il cristianesimo: una delle sue prime mosse fu l'Editto di Milano, in virtù del quale esso divenne una religione legale e tollerata. L'editto prevedeva inoltre che venissero restituite le proprietà della Chiesa confiscate durante il precedente periodo di persecuzioni, e stabiliva che la domenica fosse giorno di culto.


In questo stesso periodo ebbe inizio la costruzione di alcune tra le più famose chiese del mondo: quella della Natività a Betlemme, e quella del Santo Sepolcro a Gerusalemme.

Il "Faccione" di Costantino all'interno dei Musei Capitolini

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