Arriva al capolinea la manovra di Ferragosto, dopo le numerose
modifiche subite nelle ultime settimane. La versione definitiva punta
sulla lotta all'evasione, sull'aumento dell'aliquota ordinaria Iva e sul
contributo di solidarietà. Novità riguardano anche i tagli agli Enti
locali ed ai comuni. Infatti grazie ai proventi della Robin Tax, i tagli
agli enti locali saranno alleggeriti di circa 1,8 miliardi. Comuni e
Regioni potranno anche innalzare le addizionali all'Irpef. In
particolare, i Comuni potranno alzare l'aliquota fino allo 0,8 per
cento. Le Regioni, invece, potranno elevare la quota base fino all'1,4
per cento. Le addizionali Irpef si potranno differenziare a seconda del
reddito. Attenzione: è vero che gli enti locali riceveranno il 100%
del gettito derivante dalla Robin Tax, ma è anche vero che si tratta di
un gettito incerto, che potrebbe risultare inferiore alie attese.
Questa
parte della manovra finanziaria ha naturalmente scatenato l'ira dei
sindaci dei comuni italiani tra i quali anche Gianni Alemanno che nella
sua lettera odierna ai cittadini di Roma scrive:
"Carissimi cittadini, oggi ho comunicato al Prefetto e al
Ministro dell'Interno che Roma Capitale non è più in grado di garantire i
servizi ai cittadini.
Come è stato deciso dall'Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) chiuderò simbolicamente l'ufficio Anagrafe e stato civile come stanno facendo quasi tutti i miei colleghi Sindaci.
Si tratta di una forma di protesta molto forte, alla quale i
Comuni italiani sono arrivati perché, fino ad ora, non sono riusciti a
far cambiare in modo significativo una manovra economica necessaria ma
troppo pesante per le istituzioni territoriali.
Non vogliamo peggiorare la qualità della vostra vita ma cercare di migliorare i servizi e difendere i vostri diritti.
Infatti, fino a quando sarà possibile, tutti i servizi saranno garantiti grazie allo sforzo della struttura comunale.
Oggi non è più possibile, perché si preferisce togliere ai Comuni
invece di andare a vedere dove le risorse si sprecano realmente.
Ogni anno i Comuni portano soldi alle casse dello Stato per un
totale di oltre 3 miliardi di euro. Queste risorse si perdono in mille
rivoli, mentre noi veniamo costretti ad aumentare le tasse o a chiudere i
servizi.
Ho deciso di scrivervi perché ognuno di voi possa rendersi conto
che la protesta che Roma Capitale e l'ANCI stanno facendo non è una
polemica politica o una rivendicazione istituzionale.
Al contrario, il nostro obiettivo è solo quello di trovare un
accordo, un nuovo accordo con il Governo per rendere le nostre città e
il nostro Paese sempre più solidi, competitivi e vivibili".
Un cordiale saluto
Il Sindaco di Roma
In qualità di Ufficiale di Governo
Giovanni Alemanno
Staremo a vedere cosa accadrà nelle prossime settimane!
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