11 settembre 2011

Per non dimenticare

Dieci anni fa l'attentato alle Torri Gemelle di New York ha cambiato il modo di "guardare" il vicino, sia esso di colore o semplicemente appartenente ad un popolo che ha la brutta fama di essere ladro, violento o irrispettoso verso gli altri.

Quel giorno di dieci anni fa, alla televisione, i telegiornali facevano dirette h24 su ciò che stava avvenendo in America, mostrando filmati dell'ultimo secondo ed inquadrando costantemente le due torri in fiamme.

La scena più inquietante, ma più realistica, era quella di alcune persone che si gettavano nel vuoto lanciandosi dai piani alti delle due torri, come a voler dire che erano loro a scegliere il momento per morire senza aspettare che le strutture in acciaio implodessero su se stesse.


L'America, forte e potente, si è scoperta debole e vulnerabile!


In questi dieci anni la guerra contro il terrorismo, Al Qaeda in primis, ha provocato migliaia di morti tra i quali ci sono anche degli Italiani.
Si è arrivati all'uccisione di Osama Bin Laden, capo carismatico di Al Qaeda, ma ancora la lotta non è terminata e in Afghanistan e in Iraq si muore per difendere la pace.

Un tempo si diceva "Roma caput mundi": ora possiamo dire che anche il più piccolo villaggio, sperduto tra le montagne o al centro del deserto, può diventare "caput mundi" nel bene o nel male.
Questa è la magia della globalizzazione....

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