30 settembre 2011

Basilica di Massenzio

La Basilica di Massenzio o, più propriamente, di Costantino, è l'ultima e la più grande basilica civile del centro monumentale di Roma, posta all'estremità nord-est su quella che anticamente era il colle della Velia e che raccordava il Palatino con l'Esquilino. Non fa parte del Foro Romano propriamente detto (pur rientrando oggi nell'area archeologica che lo comprende, estesa fino alle pendici della Velia), ma era nelle immediate adiacenze di esso.


La basilica fu inizialmente fatta costruire da Massenzio agli inizi del IV secolo e fu terminata e modificata da Costantino I in prossimità del tempio della Pace, già probabilmente in abbandono, e del tempio di Venere e Roma, la cui ricostruzione fece parte degli interventi massenziani. La sua funzione era prevalentemente di ospitare l'attività giudiziaria di pertinenza del prefetto urbano.

Gli scavi hanno dimostrato come in questo punto sorgesse anticamente un grande complesso utilitario dell'epoca domizianea, simmetricamente contrapposto ad uno analogo che sorgeva sull'altro lato della Sacra via summa. Una parte di questo edificio più antico era occupata dagli Horrea piperiana, i magazzini del pepe e delle spezie.

File:Dehio 6 Basilica of Maxentius Floor plan.jpg
Lo schema costruttivo del gigantesco edificio (100 x 65 metri), di cui resta oggi soltanto il lato nord, presentava una navata centrale più larga e più alta (di base 80 x 25 metri). Sulla navata centrale si aprivano, invece che le tradizionali navate minori, separate da quella centrale tramite file di colonne, tre nicchioni per lato, coperti da volta a botte con lacunari ottagonali ancora ben visibili nella parte superstite. Gli ambienti erano collegati tra loro da piccole aperture ad arco.

La navata centrale era coperta da tre enormi volte a crociera in opus caementicium, alte circa 35 m che poggiavano sui setti murari trasversali che separavano gli ambienti laterali e sulle colonne alte 14,5 m ciascuna addossate alla loro terminazione. Le colonne sono tutte scomparse: l'unica che ancora si conservava nel XVII secolo venne fatta collocare da Paolo V in piazza di Santa Maria Maggiore nel 1613, dove tutt'ora si trova.

Sul lato corto occidentale, alla testata della navata centrale si apriva un'abside preceduta da due colonne. Nell'abside venne collocata una statua colossale, acrolito costruito parte in marmo e parte in legname e bronzo dorato, alto 12 m. La statua raffigurava in origine lo stesso Massenzio e in seguito venne rilavorata con i tratti di Costantino. Alcune parti marmoree superstiti furono scoperte nel 1487 e sono ora nel cortile del palazzo dei Conservatori sul Campidoglio (Musei Capitolini). La sola testa misura 2,60 m e il piede 2 m (vedi post L'imperatore cristiano).
Ricostruzione della Basilica di Massenzio

All'abside occidentale si contrapponeva l'originario ingresso dell'edificio, sul lato corto orientale, preceduto da una scalinata. L'ingresso dava accesso ad un corridoio trasversale aperto sulla navata centrale mediante cinque aperture ad arco.
L'impianto originario subì in seguito alcune modifiche, tra cui l'apertura di un secondo ingresso sul lato meridionale, lungo la via Sacra, scoperto in scavi ottocenteschi. Questo secondo ingresso era costituito da un portico tetrastilo con fusti in porfido, al quale si accedeva con una scalinata, costruita per superare il dislivello tra la via e la Velia.
Il nicchione centrale del lato nord, opposto al nuovo ingresso fu arricchito nello stesso momento di una seconda abside sul fondo, forse destinata anche ad ovviare a problemi strutturali, coperta da una semicupola e con le pareti arricchite da nicchie destinate ad ospitare statue su due ordini. Le nicchie erano inquadrate da edicole costituite da piccole colonne poggianti su mensole sporgenti dalla parete. Sul fondo dell'abside era realizzato un podio in muratura destinato ad ospitare il tribunal dei giudici.

L'edificio era dotato anche di numerosi collegamenti verticali: all'interno della muratura all'angolo nord-occidentale era inserita una scala a chiocciola, di cui oggi restano cinque gradini; un'altra doveva trovarsi nell'opposto angolo sud-orientale.


Le gare di lotta delle Olimpiadi di Roma del 1960 si tennero presso la Basilica di Massenzio.

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