24 agosto 2011

Refrigerio

In questi giorni di afa di fine agosto l'ideale è starsene al mare in acqua a mollo tutto il giorno senza pensare a nulla. Per tutti quelli che, invece, sono tornati al loro abituale lavoro, non resta altro che fantasticare nei ricordi delle vacanze e, perché no, immedesimarsi in Anita Ekberg e Marcello Mastroianni che fanno un bagno nella fresca acqua di Fontana i Trevi.



La Fontana di Trevi è la più grande ed una fra le più note fontane di Roma, ed è considerata all'unanimità una delle più celebri fontane del mondo.
Progettata da Nicoa Salvi e adagiata su un lato di Palazzo Poli, è un connubio di classicismo e barocco ed è strettamente collegata a quella della costruzione dell'acquedotto Vergine, che risale ai tempi dell'imperatore Augusto, quando Marco Vipsanio Agrippa fece arrivare l'acqua corrente fino al Pantheon ed alle sue terme.
Il tema dell’intera composizione è il mare: la scenografia è dominata da una scogliera rocciosa che occupa tutta la parte inferiore del palazzo, al cui centro, una grande statua di Oceano guida un cocchio a forma di conchiglia trainato da due cavalli alati, a loro volta guidati da altrettanti tritoni. Ai lati della grande nicchia centrale altre due nicchie laterali, più piccole, occupate dalle statue della Salubrità (a destra di Oceano) e dell'Abbondanza. Le tre nicchie sono delimitate da quattro grosse colonne. I due cavalli tradizionalmente noti come “il cavallo agitato” (quello di sinistra), per avere una posa molto più dinamica dell’altro, e “il cavallo placido” rappresentano gli analoghi momenti del mare a volte calmo a volte agitato.
Sempre ai lati dell’arco principale, sopra le due nicchie laterali, due pannelli a bassorilievo raffiguranti Agrippa nell’atto di approvare la costruzione dell’acquedotto dell’Aqua Virgo (a sinistra, sopra l’Abbondanza) e la “Vergine” che mostra ai soldati il luogo dove si trovano le sorgenti d’acqua.
Le quattro grandi colonne corinzie sorreggono il prospetto superiore, sul quale si trovano, in corrispondenza di ogni colonna, quattro statue allegoriche più piccole (da sinistra a destra): l’”Abbondanza della frutta”, la “Fertilità dei campi”, la “Ricchezza dell’Autunno” e l’”Amenità dei giardini”.

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