Il PalaLottomatica è un edificio che sorge
nel quartiere dell’EUR ed è il nome
commerciale del Palazzo dello
Sport di Roma (noto anche come PalaSport.
Ideato e progettato nel 1956 dall’architetto Marcello
Piacentini e dall’ingegnere Pier Luigi Nervi, per i XVII giochi
olimpici di Roma, la struttura ospita da allora eventi sportivi,
convegni e concerti.
Tra il 1999 e il 2003 fu sottoposto a lavori di
ammodernamento e ristrutturazione realizzati dalla ForumNet S.p.A. e finanziati
dalla Lottomatica: quest’ultima ha acquisito il diritto a dare il proprio
nome all’impianto.
La struttura fu, dal 1983 al 2000 e dal 2003 al 2011, sede
delle gare interne della Pallacanestro Virtus Roma, società
professionistica che milita in serie A.
Nella sua realizzazione definitiva, avvenuta tra il 1958 e
il 1960, il Palazzo dello Sport presenta due ordini di gradinate per un
totale di circa 12.000 posti; le gradinate sono sostenute da pilastri inclinati
che fanno anche funzione di sostegno e raccordo con la struttura di copertura
spessa solo 9 centimetri, costruita in cemento armato e a forma di calotta
sferica. A completare l’opera e mascherare l’andamento curvilineo delle
gradinate e l’inclinazione dei pilastri di sostegno, una copertura frontale in cristallo a facciata
continua che conferisce al Palazzo la sua tipica forma cilindrica. Diverse
sono le ditte che hanno partecipato ai lavori: la Siemens italiana, che
realizzò l’impianto audio, la Solari di Udine che mise in opera i
tabelloni luminosi ed i cronometri, la Dell’Orto & Chieregatti di Milano,
che si occupò dell’impianto di condizionamento, l’Ilva e la IOMSA per i
lavori in metallo e la Gazzotti che realizzò la superficie di gioco in parquet
(solo per citarne alcune).
All’impianto si accede attraverso 16 ingressi disposti lungo
la circonferenza del Palazzo, ad una distanza di circa 20 metri l’uno
dall’altro. Al fine di rendere idoneo l’impianto anche a manifestazioni diverse
da quelle sportive (canore, teatrali ed altro ancora), le nervature della
calotta interna furono ricoperte di materiale fonoassorbente; la circolazione
dell’aria nell’edificio è completamente condizionata; furono realizzate ampie
luci nelle pareti di tamponamento, e la parte superiore della cupola è
sopraelevata a costituire un lucernario che diffonde uniformemente
l’illuminazione solare all’interno della struttura durante le ore diurne.
Il costo complessivo dell’impianto fu stimato in circa un
miliardo e 900 milioni di lire dell’epoca.
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