La casa protostorica di Fidene è la ricostruzione, in scala reale, di una casa della fine del IX secolo a. C. rinvenuta quasi integra nella borgata Fidene, a Roma, nella zona di Castel Giubileo.
La ricostruzione, realizzata con l’ausilio di tecniche costruttive antiche, è situata in un’area recintata di via Quarrata, a non molta distanza dal sito della struttura originale, risalente all’età del ferro.
L'ambiente era allora molto diverso da quello attuale, c'erano infatti estese zone boscose costituite da querce ed olmi. L'abitato sorgeva su un'altura, sulla riva destra del fiume Tevere, in una posizione strategica che permetteva il controllo sul territorio ed i collegamenti con i vicini centri etruschi.
La sua quota era di circa 2 metri al di sotto del livello stradale odierno.
La sua quota era di circa 2 metri al di sotto del livello stradale odierno.
La capanna è realizzata con la tecnica del pisè di terra, consistente nell'impastare in casseforme di tavole di legno l'argilla con fibre vegetali, paglia sminuzzata, frammenti di terracotta e letame al fine di favorirne l'elasticità ed impedire le crepe: si ottenevano, così, dei grossi blocchi di argilla essiccata al cui interno erano stati conficcati dei pali che permettevano di sovrapporre i blocchi e di rinforzare la struttura della parete che si andava formando intorno ai sette robusti pali fissati nel terreno, quattro agli angoli e tre intermedi.
Per la copertura del tetto, di
forma conica, si preparata un’intelaiatura di legno ricoperta da un grosso
strato di canne di palude disposte a spiovente rispetto alle pareti per
impedire che l’acqua piovana sciogliesse l’argilla. Nel tetto si lasciavano due grandi aperture di forma triangolare che avevano una doppia funzione: permettere l'illuminazione dell'ambiente e consentire la fuoriuscita del fumo del focolare.
Una robusta porta di tavole di castagno, collegate tra loro da incastri e cavicchi di legno, dà l'accesso all'ambiente interno. Lateralmente sono state sistemate le riproduzioni di quattro doli di argilla, di cui due molto grandi, uno medio ed uno piccolo, che doveva contenere dell'argilla, probabilmente utilizzata per le riparazioni delle pareti.
Al centro è stato ricostruito il focolare composto da quattro sostegni tronco-piramidali di terracotta su cui poggiano gli alari metallici utilizzati per cuocere le carni.
Nessun commento:
Posta un commento