12 dicembre 2011

Un gesto di mano

Nel centro commerciale di Parco Leonardo a Fiumicino, un solo pungo alla tempia per una sigaretta negata causa la morte di un ragazzo di 16 anni che, barcollando, è crollato a terra: il ragazzo è morto pochi minuti più tardi, sull'ambulanza che lo portava al pronto soccorso.
Una tragedia assurda, una giovane vita spezzata in un pomeriggio di shopping nello scenario surreale del Parco Leonardo, il più grande centro commerciale d'Italia inaugurato sei anni fa: 100.000 metri quadtrati, 210 negozi, ristoranti, salegiochi, bar e pub, punto di ritrovo abituale di centinaia di ragazzi della zona sud di Roma e dei paesi del litorale.

Simone, "Mimì", come lo chiamavano in famiglia, aveva pranzato a Fiumicino con la famiglia ed insieme alla sua comitiva, raggiunta nel pomeriggio, aveva raggiunto poi il centro commerciale sulla Portuenze. Poche ore dopo "Mimì" era morto. Arrestato dagli agenti del commissariato di zona, nella tarda serata, Cesare, figlio del titolare di uno stabilimento balneare, l'amico di sempre di Simone, il coetaneo che ha sferrato il pugno mortale. Davanti ai poliziotti, il sedicenne non ha mai smesso di piangere.

Sono stati gli agenti del commissariato di Fiumicino, che hanno ascoltato numerosi testimoni, a ricostruire la dinamica del dramma. Verso le 18, la comitiva è già sparpagliata tra le vetrina e le attrazioni del Parco Leonardo. Simone, Cesare e altri amici sono seduti a un tavolino, fuori dal multisala UGC, di fronte a un ristorante giapponese. Cesare chiede una sigaretta, Simone rifiuta, vola qualche parola grossa, lo scherzo iniziale si trasforma in un diverbio. All'improvviso, Cesare sferra un pugno che si schianta sulla tempia sinistra del sedicenne. Il ragazzo va a terra e non si rialza.

Tra la folla che continuava ad accalcarsi davanti alle vetrine sono spuntate le divise di due addetti alla sicurezza che hanno provato a rianimare il ragazzo che aveva la lingua girata - raccontano - ma dopo pochissimi minuti è intervenuto il personale sanitario di un'associazione di volontariato che fa servizio qui al Parco Leonardo. L'ambulanza è partita verso il poliambulatorio, a sirene spiegate ma i medici si sono trovati davanti a un cadavere.

Sul posto, gli agenti del vicequestore Patrizia Sposato hanno rintracciato gli amici della vittima tra cui Cesare che ha confessato immediatamente. Incredulo, distrutto, il ragazzo si è abbandonato a una straziante scena di disperazione. Dopo lunghe telefonate con la procura minorile, l'adolescente è stato arrestato per omicidio preterintenzionale e rinchiuso nel centro di prima accoglienza di via Virginia Agnelli.


Una vita spezzata per una sigaretta, una vita spezzata per un gesto che sempre di più sta prendendo piede tra i giovani: un pugno che anche se per gioco è pur sempre un gesto di mano e come tale ricorda come l'essere umano sia un animale, evoluto ma comunque un animale che spesso resta legato al proprio istinto innato. Un istinto che, a volte, causa danni irreparabili....
 

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