Campo de’ Fiori è
una nota piazza di Roma che sorge su una zona che in origine era caratterizzata
da un campo fiorito (da cui sembra abbia preso il nome anche se, secondo un
racconto leggendario, invece il suo nome deriverebbe da Flora, una donna amata
da Pompeo); dal quattrocento diventa una vera e propria piazza della città ed
attualmente è sita tra via dei Giubbonari e piazza della Cancelleria.
Importanti sono stati i lavori fatti svolgere nel 1456 da papa Callisto III, che hanno determinato un rinnovamento tale della zona che ha permesso la costruzione di importanti palazzi nell’area. Da questo momento in poi ha inizio un periodo di floridezza che porta alla costruzione di alberghi, locande e centri artigiani con un incremento quindi delle attività commerciali: ne è un esempio il mercato dei cavalli.
Anticamente in Campo de’ Fiori si eseguivano le esecuzioni
capitali: molto nota è, ad esempio, l’esecuzione del filosofo e frate
domenicano Giordano Bruno, che fu arso vivo proprio in questa piazza giovedì 17
febbraio 1600. In ricordo del filosofo, nel 1888 fu realizzato sul
luogo stesso del rogo un monumento bronzeo, opera dallo scultore Ettore
Ferrari.
Attualmente la piazza è molto frequentata dai Romani e dai
turisti durante la notte poiché offre un’ampia scelta di locali notturni in cui
poter passare serate divertenti e durante il giorno per via del mercato che
abitualmente viene adibito lungo la piazza, per i bar e le trattorie tipiche.
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