30 agosto 2011

Roma.... centro della politica

Oltre ad essere città della cultura, Roma è anche città della politica ed in questi giorni si susseguono notizie varie sulla Manovra Finanziaria 2011: una delle novità di questa manovra è strettamente legata al riscatto della laurea e dell'anno del militare.

Grazie all'intervento del ministro Sacconi (che ringraziamo di cuore, buffone!) che ha dato impulso a questa mini riforma, non potranno più essere riscattati gli anni di università e del servizio militare. Di fatto si cancella la possibilità di allungare gli anni di lavoro riscattando quelli passati all’università o a fare il servizio militare o civile, ai fini del calcolo della pensione.

Se, per esempio, una persona ha lavorato per 37 anni e ha riscattato i 3 anni passati a studiare, finora può andare in pensione perché totalizza 40 anni. Con la norma messa a punto ieri dalla maggioranza non sarà più possibile: dovrà aspettare fino al raggiungimento di 40 anni effettivi passati a lavorare (un cambiamento non indifferente).
I tre anni riscattati vengono calcolati comunque, ai fini della pensione e hanno il loro peso contributivo per il computo dell’assegno previdenziale. Con questa correzione non si pregiudicano i diritti dei lavoratori che hanno riscattato la laurea o fatto il servizio militare in quanto questi periodi restano validi anche ai fini del requisito contributivo per il pensionamento di anzianità ordinario (35 anni di contributi oltre al requisito anagrafico) e per la pensione di vecchiaia.

In sostanza, il provvedimento garantirà, come recita il comunicato diffuso al termine del vertice di Arcore, il "mantenimento dell’attuale regime previdenziale già previsto per coloro che abbiano già maturato quarant’anni di contributi con esclusione dei periodi relativi al percorso di laurea ed al servizio militare che rimangono comunque utili ai fini del calcolo della pensione".

La novità, secondo un’autorevole fonte governativa riportata da La Stampa, porterà un beneficio alle casse dello Stato "nullo nel primo anno, per poi salire a mezzo miliardo nel 2013 e un miliardo nel 2014 e aumentare anche successivamente". E il senso è proprio quello "di evitare che troppi Italiani vadano in pensione troppo presto".

1 commento:

  1. A quanto pare il governo, sotto pressioni della Lega, ha fatto retromarcia sulla norma che escludeva la laurea e la leva militare dal calcolo delle pensioni di anzianità.

    Staremo a vedere cosa accadrà.

    Nicola

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