Le Terme di
Caracalla, legate alla dinastia della famiglia degli Antonini, sono
lʼesempio più prestigioso ed importante di terme presenti a Roma.
La loro origine è molto antica; esse, infatti, furono fatte
edificare presso lʼAventino tra il 212 e 217 per volontà di Caracalla, durante
la sua carica di imperatore.
La loro struttura era in grado di ospitare ben 1500 persone e furono utilizzate
per tutto il popolino; nella sua più ampia estensione, recinto compreso, l’edificio
misurava 337x328 metri (comprendendo le esedre anche 400 metri), ed il solo
corpo centrale 220x114 metri, con la sola stanza del calidarium che
arrivava a 140 metri avevano anche un recinto esterno, di cui sono rimaste
pochissime tracce.
Il recinto esterno era costituito da un portico, del quale
si conservano scarsissimi resti. Prima di esso una serie di concamerazioni a
due piani sostenevano un lato del terrapieno sul quale sorgeva il complesso. Ai
due lati del recinto due esedre grandiose erano poste simmetricamente
e contenenti ciascuna una sala absidata, preceduta da colonnato, con ai fianchi
due ambienti minori di forma diversa: uno a forma di basilica absidata ed uno a
pianta centrale.
Numerosi erano gli ambienti ospitati dalle terme di
Caracalla; vi erano innanzitutto quattro porte dalle quali poter accedere e che
indirizzavano o verso un ambiente laterale o in uno di quelli che fiancheggiava
la piscina; sulla parte dʼaccesso opposta alla piscina vi era lo spogliatoio e
proseguendo si giungeva alle due palestre.
Le ampie sale, site nella parte sud-ovest dellʼedificio,
avevano forme differenti: si andava, infatti, da quella rettangolare a quella
quadrata, o ellittica o absidata o circolare. Il calidarium si
trovava sull’asse centrale, quindi era unico, come tepidarium, basilica e natatio.
Il tepidarium era un ambiente più piccolo e temperato, a base
circolare e tagliato ai lati con due vasche. Sui lati brevi si aprivano nicchie
ellittiche con vasche dove doveva aver luogo il frigidarium: queste
vasche di granito furono riutilizzate per le fontane di piazza
Farnese. Nella nicchia verso la natatio si trovano oggi quattro grandi
capitelli figurati con divinità.
Il bagno terminava nella natatio, la piscina all’aperto,
decorato da quattro enormi colonne monolitiche in granito: l’unica colonna
superstite si trova, dal 1563, nella piazza di Santa Trinità a Firenze.
Le terme di Caracalla sono state da sempre destinate agli
scavi archeologici e tuttʼora mostrano ai visitatori la loro struttura
imponente; i loro resti, inoltre sono significativi in quanto testimonianza di
uno dei principali luoghi di svago per gli antichi romani: un vecchio detto
recita così: “Alle terme di Caracalla i Romani giocavano a palla”.
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