2 maggio 2012

Il Concertone

Si è tenuto ieri come di consueto il concerto del 1° maggio, o come lo chiamano a Roma il Concertone, in Piazza San Giovanni a Roma che anche per quest’anno ha visto accorrere migliaia e migliaia di giovani. Mentre sul palco erano pronti ad esibirsi i maggiori esponenti della musica italiana e non, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha parlato di "Priorità crescita e lavoro, allarme disoccupazione giovanile e suicidi, tanta pressione sull'Europa affinché apra ad una maggiore flessibilità di bilancio sugli investimenti strutturali’.

Niente rivendicazioni sulle conquiste del passato, ma è stato fatto un forte invito al governo a risolvere rapidamente la questione degli esodati e dei ritardi dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni alle imprese, il tutto accompagnato da un appello alle forze politiche perché cooperino nel varare presto la riforma del Lavoro.
Ma Piazza San Giovanni è stata protagonista del Primo Maggio: ‘La musica del desiderio: la speranza, la passione, il futuro’, è lo slogan scelto dagli organizzatori. La musica è dunque tornata al centro del concerto organizzato dai sindacati confederali, uno spettacolo che ha avuto anche momenti di grande commozione, dal minuto di silenzio in ricordo delle tante vittime sui luoghi di lavoro, ai momenti di grande partecipazione politica, come per gli appelli a non modificare l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.
Poi l'ironico spettacolo offerto da Caparezza con la sua esilarante scena che ha introdotto il brano ‘La fine di Gaia’ in cui il rapper salentino, ironizzando sulla fine del mondo prevista per il 2012 dai Maya, ha invocato la divinità ‘Equitalak’: ‘Ci sono terremoti sociali, fiumi di esodati, Equitalak, ti preghiamo, non estinguere noi, estingui i nostri debiti’.
Sul palco gli artisti più giovani, tra cui la tarantina Mamamarjas, l'inno di Mameli e la ‘Bella ciao’ della P-Funking band, il dub e il rap dei napoletani A67 con il loro omaggio a De André su ‘Don Rafaè’.
Non poteva non esserci un tributo a Lucio Dalla da parte dei conduttori Virginia Raffaele e Pierfrancesco Pannofino, che ha letto il testo di ‘Henna’

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