Il Palazzo Spada,
che si affaccia su via Capo di Ferro, fu fatto costruire dal cardinale Girolamo
Capodiferro nel 1550.
Nel 1640 il cardinale Bernardino Spada incaricò
Francesco Borromini di rinnovare il palazzo e lui, in collaborazione con
gli architetti Paolo Maruscelli e Vincenso Della Greca, apportò alcune estrose
modifiche alla struttura originaria.
La facciata barocca consiste in quattro ordini sovrapposti
che, partendo dal piano terreno, alternano ad un semplice bugnato piatto tre
file di finestre di varia dimensione ed un complesso apparato decorativo.
Al
primo piano, il palazzo è costituito da otto nicchie, nelle quali sono ospitate le
statue di alcuni degli uomini illustri della storia di Roma antica: Traiano,
Pompeo, Quinto Fabio Massimo, Romolo, Numa Pompilio, Marcello, Cesare e
Augusto; nel sovrastante ammezzato una serie di festoni con putti e cariatidi
si unisce ai medaglioni raffiguranti un cane vicino ad una colonna ardente,
emblema del cardinale Capodiferro. A coronamento dell’edificio, l’ultimo piano
alterna alle finestre otto riquadri con iscrizioni relative alle imprese delle
otto personalità storiche rappresentate nelle statue del primo piano.
Di particolare interesse è la galleria colonnata del Borromini che sembra
quattro volte più lunga di quanto non sia in realtà grazie agli effetti
prospettici del pavimento in salita, della volta in discesa, delle pareti
convergenti e delle colonne ridotte in dimensioni ed altezza verso il fondo.
Le
bellissime sale interne sono splendidamente ornate di marmi, stucchi e
affreschi. Di particolare interesse è il salone delle Adunanze Generali. I
cardinali raccolsero una splendida collezione di dipinti sistemata in quattro
ampi saloni decorati con affreschi del XVI secolo. Vi si ammirano opere di
Rubens, Durer, Caravaggio, Guercino, Guido Reni, Parmigianino ed altri
ancora.
Nel 1927 il palazzo fu acquistato dallo Stato ed oggi è sede
del Consiglio di Stato.
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