Via Nazionale è una via di Roma che da Piazza della Repubblica conduce verso Piazza Venezia, fermandosi a largo Magnanapoli. Nel suo percorso attraversa i rioni di Castro Pretorio e Monti.
Dopo il trasferimento da Firenze a Roma della capitale del Regno d'Italia, il collegamento tra la Stazione Termini ed il centro direzionale dell'epoca (via del Corso) fu tracciato seguendo il percorso del romano Vicus Longus,
lungo la valle di San Vitale, attraverso una zona che era all'epoca
pochissimo abitata, ed i cui terreni erano stati acquistati dal monsignor De Merode proprio nella previsione di questo utilizzo.
L'urbanizzazione di questa zona fu quindi l'oggetto
della prima convenzione urbanistica approvata a Roma dal nuovo Stato
sabaudo. La prima parte dell'odierna via Nazionale, urbanizzata dal De
Merode, si chiamò "Strada Nuova Pia".
Via Nazionale vista da piazza della Repubblica |
Fin dalla progettazione iniziale, via Nazionale fu pensata come
un'arteria molto ampia, necessaria per creare un collegamento veloce ed
il più possibile rettilineo tra la stazione centrale della capitale ed il
Tevere, oltre il quale si prevedeva, già dal 1873, l'urbanizzazione intensiva dei Prati di Castello. Questa intenzione fu messa in pratica nel 1886, con la deliberazione di un secondo ampio tracciato tra Piazza Venezia e il fiume, che divenne il Corso Vittorio Emanuele II.
Lungo la nuova strada furono edificati, negli ultimi tre decenni dell'800, grandi alberghi nella parte iniziale, la Chiesa di San Paolo dentro le Mura
(1880, prima chiesa cristiana non cattolica costruita a Roma dopo
l’unità d’Italia), immobili d'abitazione destinati alla nuova borghesia
della capitale, e anche edifici a destinazione pubblica come il Palazzo delle Esposizioni (1883), il Teatro Eliseo (1900), Palazzo Koch - sede della Banca d'Italia (1892).
Alla fine dell'antica strada di San Vitale fu realizzato, all'inizio
del Novecento (1902-1906), il traforo Umberto I, sotto la pendice
orientale del Quirinale. L'opera, già prevista nel primo piano regolatore di Roma capitale del 1873,
nel piano regolatore del 1909 doveva costituire l'ultimo tratto di una
traversa (via Milano) che, tagliando via Nazionale all'altezza del
Palazzo delle Esposizioni, fornisse un collegamento diretto tra il Laterano
ed il Parlamento (attraverso via del Tritone).
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